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20/11/2014 - 20/11/2014
Ponsacco, le autopattuglie del Corpo Guardie di Città sventano colpo alla Banca Popolare di Lajatico
fonte IL TIRRENO
PONSACCO. La banda del buco ha colpito ancora. Stavolta, alla filiale de Le Melorie di Ponsacco della Banca Popolare di Lajatico. I malviventi, che si stanno rivelando abbastanza maldestri, hanno cercato di introdursi all’interno dell’istituto di credito passando da un fondo commerciale che in questo periodo non è affittato, lungo la strada provinciale di Gello. Armati di trapani e scalpelli, si sono aperti un varco in corrispondenza dei bagni degli uffici amministrativi. Uffici che non sono collegati alla filiale, e quindi al “cuore” della banca. Nello stesso raid è stata forzata anche una finestra da cui i malviventi sono entrati nella banca. In ogni caso l’allarme, che risulta entrato in funzione già poco dopo le 2, ha “informato” dell’intrusione i carabinieri e la macchina del Corpo Guardie di Città, l’ istituto di vigilanza che si occupa della sicurezza della Popolare di Lajatico.

I ladri, che pure hanno avuto il tempo di lasciare non pochi danni, ancora una volta sono stati costretti alla fuga. L’istituto di credito ha spiegato che i ladri sono stati ripresi dalle telecamere a circuito chiuso, le cui immagini sono state acquisite dai carabinieri. È il terzo colpo che viene tentato ai danni di istituti di credito tra Cascina e Pontedera a distanza di pochi giorni. Non è chiaro se l’intenzione dei ladri sia quella di rubare, puntando alla cassaforte durante la notte, oppure quella di introdursi nelle banche per poi aspettare l’inizio della giornata lavorativa e compiere una rapina. Come altre volte i malviventi hanno fatto suonare l’allarme quando sono entrati. La vigilanza privata ha effettuato i controlli esterni senza notare qualcosa di anomalo. E loro, nel frattempo, hanno potuto continuare il loro lavoro, cercando di forzare, tra l’altro, una cassaforte.

Dopo che è scattato l’allarme sono arrivati alla banca, prima delle 4, insieme alle forze di polizia, anche alcuni responsabili dell’istituto di credito e il direttore della filiale, Francesco Battini. Prima di iniziare a demolire la parete, la banda avrebbe trovato il sistema di disattivare un lampione esterno, così da fare restare al buio il retro dello stabile. «I nostri sistemi di sicurezza hanno funzionato – ha spiegato il direttore della filiale –, ora aspettiamo l’esito del sopralluogo dei carabinieri». «L'impianto ha suonato regolarmente, in quanto al momento dell'effrazione all'interno della filiale è scattato immediatamente l'allarme sulla finestra e sul relativo sensore rottura-vetro dell'ufficio dal quale si sono introdotti per la prima volta alle 2,04», ha spiegato l’azienda che ha installato l’allarme nella banca.

Il colpo è stato sventato grazie anche all’intuito di una guardia giurata. L'istituto di vigilanza Corpo Guardie di Città e la direzione della Banca di Lajatico «hanno formulato un pubblico encomio a Leandro Rossi per aver notato a distanza e dall'esterno della sede che i sensori interni erano stati oscurati. Dopo il sopralluogo dei tecnici dell'impianto di allarme è emerso che tali sensori volumetrici non presentavano le caratteristiche di anti-mascheramento. Pertanto se nessuno si fosse accorto di tale sabotaggio, i ladri avrebbero potuto agire indisturbati all'interno della banca portando a termine il furto dei denari custoditi nella filiale e nel bancomat senza essere rilevati dai sensori coperti da scotch bianco».

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