CORPO GUARDIE DI CITTA'
AZIENDA CERTIFICATA
DAL 2012


ISTITUTO DI VIGILANZA
CON N 3 SECURITY_MANAGER CERTIFICATI_UNI_10459:2017





Press area e News

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NEWS
08/07/2016 - 08/07/2016
Il Corpo Guardie di Città è tra il 30 % degli Istituti di Vigilanza attivi e certificati in Italia.
CORPO GUARDIE DI CITTA’
– L’ISTITUTO DI VIGILANZA CON PIU’ CERTIFICAZIONI IN ITALIA –
Chi si abbona ai servizi del Corpo Guardie di Città e/o acquista un impianto di videosorveglianza digitale o un sistema di allarme antifurto/antirapina ottiene un credito d’imposta.

Ad oggi Corpo Guardie di Città è l’unico Istituto di Vigilanza Privata in Italia con ben 7 certificazioni per poter gestire adeguatamente tutti i reparti aziendali e per realizzare dei servizi qualitativamente adeguati alle esigenze dei vari clienti. Naturalmente le 7 certificazioni di qualità non costituiscono il punto di arrivo per il Corpo Guardie di Città ma sono un punto di partenza fondamentale che rappresenta un elemento intermedio nel cammino per portare l'azienda alla competitività ed al pieno rispetto delle normative di riferimento.
In data 08.07.2016 Corpo Guardie di Città ha ottenuto il rinnovo anche della certificazione UNI 10891 che si aggiunge alle certificazioni già rinnovate OHSAS 18001 (Salute e sicurezza sul lavoro , per ridurre i rischi sul lavoro e migliorare la sicurezza dell'ambiente lavorativo ) – ISO 27001 ( Gestione della sicurezza delle informazioni, per mantenere al sicuro le informazioni riservate ) – ISO 9001 ( Gestione della qualità, per delineare le modalità per raggiungere alte prestazioni mettendo in atto processi che consentono di migliorare l’efficienza operativa a tutti i livelli ) – ETICA ( rif. SA 8000 LA RESPONSABILITA' SOCIALE E ETICA, per elencare e per fare rispettare tutti i requisiti tipici di un comportamento eticamente corretto verso i lavoratori ) – SICUREZZA Isoencertifications (Procedure formali per gestire la salute e le minacce per la sicurezza dei lavoratori ) – UNI EN ISO 10014 ( Gestione per la qualità, per adottare delle linee guida atte a realizzare benefici finanziari ed economici).
Con la circolare emanata lo scorso 7 luglio, il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – prende atto che, ad oggi, a quasi un anno dalla scadenza del termine, risulta certificato UNI 10891 (certificazione obbligatoria per l’ottenimento ed il mantenimento della Licenza Prefettizia necessaria per svolgere l’attività di vigilanza privata ) il 30 % degli Istituti di Vigilanza autorizzati ( 3 Istituti su 10 in Italia sono in regola ).
Corpo Guardie di Città , sempre attento alle disposizioni ministeriali, in data 28.09.2015 sottoscrisse il contratto per l’ottenimento della certificazione con l’Ente di Certificazione Indipendente KHC, uno degli Organismi iscritti nell’elenco del Ministero dell’Interno , in data 15.10.2015 ha eseguito la prima giornata di audit ( Stage 1 ) , mentre nelle giornate del 4 e 5 Maggio 2016 ha effettuato la fase due ( Stage 2 ) che ha concluso l’iter di verifica totale rispettando pienamente e puntualmente le disposizioni del D.M. 115/2014 , i Decreti Ministeriali 269/2010 e 56/2015 ed il Disciplinare del Capo della Polizia (24.02.2015).
Tutta l’ingente documentazione acquisita dall’ Ente di Certificazione KHC è stata messa all'attenzione del Comitato di Delibera che dopo un’attenta e meticolosa analisi ha deliberato la certificazione in data 08.07.2016 che fa sì che Corpo Guardie di Città , come indicato dalla circolare del Ministero dell’Interno del 07.07.2016 , sia uno dei pochi Istituti di Vigilanza Certificati a fronte della UNI 10891:2000 e legislazione applicabile.
Purtroppo in Italia, ma anche in Toscana ed anche nelle Province di Pisa e di Lucca, ci sono Istituti di Vigilanza Privata che, oltre ad essere privi della prevista certificazione, hanno licenze prefettizie antecedenti il DM 269/2010 che , ad oggi, sono state rinnovate senza però essere state adeguate al DM 269/2010 e s.m.i. ed inoltre risultano sprovvisti del Regolamento di Istituto che dovrebbe essere approvato dal Questore, come previsto dal DM 269/2010.
Queste carenze, oltre a minare la sicurezza dei servizi offerti, quindi la sicurezza del sistema paese, ravvisano drammatiche ricadute anche sul fronte della competizione, col paradossale risultato che l’abusivismo incalza e conviene pure. Al fine di sanare la sperequazione tra gli Istituti di Vigilanza che hanno già ottemperato al disposto normativo e, di contro, quelli che non hanno ancora prodotto le certificazioni di cui all’art.6 del D.M. 115/2014 ovvero non hanno dato dimostrazione di aver avviato le relative procedure, il Ministero dell’Interno, nella circolare 557/PAS/U/011211/10089.D(1)REG.2, chiede ai Prefetti ogni iniziativa ritenuta opportuna incluse l’adozione di diffide o provvedimenti di natura sanzionatoria.
La circolare del Ministero dell’Interno del 7 luglio u.s. a firma del Capo della Polizia Gabrielli, specifica inoltre che all’esito della ricognizione disposta dai Sigg. Prefetti, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza concluderà la pubblicazione sul citato sito web (poliziadistato.it) dell’elenco degli istituti di vigilanza certificati, come espressamente richiesto dalle Parti Sociali del settore.

Sempre in data 07.07.2016 con la circolare 557/PAS/U/011212/10089.D(1)REG.2 il Direttore dell’Ufficio del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno Dott. Marco Valentini ha reso noto che , ponendosi nell’ottica di premiare soltanto gli Istituti di Vigilanza che si sono adeguati alle prescrizioni normative, il Ministro dell’Economia e delle Finanze dovrebbe concedere il credito d’imposta ( art. 1 co.982 della Legge di Stabilità 2016 L.28.12.2015 n.208 ) ai fini dell’imposta sul reddito , nel limite massimo complessivo di 15 milioni di €uro per l’anno 2016, alle sole persone fisiche , non nell’esercizio di attività di lavoro autonomo o di impresa, che si sono rivolte ad Istituti di Vigilanza Certificati ( come Corpo Guardie di Città ) ed hanno sostenute spese , dirette alla prevenzione di attività criminali , per l’installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o allarme, nonché per quelle connesse alla stipula di contratti di Vigilanza.
L’Istituto di Vigilanza Privata Corpo Guardie di Città avendo ottenuto da KHC la certificazione UNI 10891 per aver ottemperato a tutte le disposizioni normative vigenti del Ministero dell’Interno, può essere punto di riferimento per coloro che volessero acquistare un impianto di allarme antifurto/antirapina e/o di videosorveglianza digitale oppure stipulare un contratto di vigilanza usufruendo del credito d’imposta previsto dalla Legge di Stabilità 2016.

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